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Testata Buffet di frutta per Alessandra Amoroso
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Andrea Lopopolo Alessandra Amoroso
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Andrea Lopopolo Il maestro Chef della Frutta e Alessandra Amoroso
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Vivere a colori: l’esperienza unica del Maestro Chef della Frutta a San Siro
Vivere a Colori: l’esperienza unica del Maestro Chef della Frutta a San Siro
Portare la frutta dentro lo Stadio di San Siro, come protagonista del catering di fine concerto di Alessandra Amoroso, è stata una tappa decisiva nel mio percorso di maestro chef della frutta. Per l’after show ho curato un buffet interamente a base di frutta per circa 500 ospiti tra artisti, staff, personaggi famosi e influencer, direttamente all’interno dello stadio al termine del live.
Per il mio team questo evento ha rappresentato un vero ingresso nel mondo dello spettacolo, un ambiente nuovo in cui la frutta viene chiamata a parlare lo stesso linguaggio di musica, luci e palcoscenico. In queste righe voglio raccontare come è nato il progetto, come abbiamo lavorato e perché un catering di frutta può trasformare un grande evento live come un concerto a San Siro.
La filosofia del Maestro Chef della Frutta: “Vivere a colori”
Prima ancora di entrare a San Siro come maestro chef della frutta, il mio lavoro aveva già un filo conduttore chiaro: vivere a colori. Amo la natura, i suoi contrasti, le sfumature della frutta a maturazione e l’energia che nasce quando si mettono insieme consistenze e tonalità diverse sullo stesso tavolo.
La canzone “Vivere a colori” di Alessandra Amoroso, che parla di gioia di vivere, serenità e voglia di guardare la realtà attraverso tutti i suoi colori, rispecchia profondamente questa mia visione. Per questo, quando ho ricevuto l’incarico di curare il catering di frutta per il suo after show a San Siro, l’emozione è stata fortissima: era come se la mia filosofia di lavoro incontrasse, sul palco più grande, lo stesso invito a vivere a colori.
Per celebrare questo legame ho dedicato ad Alessandra una scultura di frutta con la scritta “Vivere a colori”, trasformando il titolo della canzone in una vera installazione commestibile. In quella scultura c’era tutto: l’amore per la natura, il gioco con i colori, la cura artigianale del dettaglio e la voglia di far vivere agli ospiti un’esperienza che fosse allo stesso tempo spettacolo, emozione e dichiarazione di valori.
Come è nato il buffet scenografico di frutta per 500 ospiti
La richiesta di un catering di frutta è arrivata dall’organizzazione del concerto di Alessandra Amoroso a San Siro, alla ricerca di una soluzione diversa dal solito buffet salato per chiudere una serata così importante. La scelta è caduta sulla mia figura di maestro chef della frutta proprio per la capacità di trasformare il prodotto ortofrutticolo in un’esperienza scenografica, fresca e leggera, adatta a un pubblico abituato a vivere di immagini e social.
L’idea era chiara: creare un after show in cui la frutta fosse protagonista visiva ed emozionale, non una semplice opzione salutare nascosta in un angolo del buffet. Così è nato il progetto di un catering di frutta su misura per il concerto, pensato per integrarsi con l’atmosfera dello stadio e con il profilo degli ospiti presenti.
Logistica e tecnica: le sfide del catering di frutta a San Siro
Organizzare un buffet di frutta per 500 persone all’interno dello Stadio di San Siro significa lavorare con una regia precisa su tre piani: progettazione, logistica e servizio. Prima dell’evento abbiamo studiato flussi e spazi per permettere agli ospiti di muoversi con facilità, creando più isole di frutta così da evitare codice e mantenere un’esperienza piacevole e fluida.
Il buffet prevedeva grandi tavoli con frutta fresca di stagione, selezionati con cura e presentati con tagli artistici, alzate scenografiche, giochi di altezze e di colore pensati per stupire e per essere fotografati effetti luce. Ogni composizione era studiata per valorizzare la materia prima e allo stesso tempo per essere “instagrammabile”, elemento importante quando si lavora con ospiti del mondo dello spettacolo e dell’influenza digitale.
Uno stadio come San Siro non è una location tradizionale per un catering di frutta e richiede una pianificazione tecnica molto attenta. Abbiamo dovuto calcolare con precisione i tempi di allestimento, le temperature, i percorsi interni e la gestione del freddo per preservare la massima freschezza, croccantezza e sicurezza alimentare in un contesto complesso. La frutta è un prodotto vivo e delicato, per questo la scelta del momento esatto di taglio, dell’esposizione e del servizio è stata studiata in funzione dell’orario di fine concerto e dell’arrivo degli ospiti all’after show.
L’impatto mediatico del buffet di frutta tra vip e influencer
All’after show di Alessandra Amoroso erano presenti artisti, volti televisivi, professionisti del settore musicale, influencer e content creator abituati a osservare e raccontare ogni dettaglio di un evento. Per noi questo buffet è stato una vera presentazione ufficiale nel mondo dello spettacolo: molte persone vedevano per la prima volta un catering interamente dedicato alla frutta, firmato da un maestro chef della frutta.
Osservare le reazioni degli ospiti davanti alle isole di frutta, ai giochi di colore e alle composizioni è stato il segnale più forte che la frutta, quando viene trattata con competenza e creatività, può sostenere la scena anche in contesti ad altissima esposizione mediatica. Le foto, i video ei contenuti condivisi sui social dagli invitati hanno moltiplicato la visibilità del nostro lavoro, portando il catering di frutta fuori dallo stadio e dentro le community digitali legate alla musica e agli eventi.
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